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PEDAGOGIA TEATRALE

Sarvàn Teater non fa distinzione tra amatori e professionisti. Chiunque desideri partecipare ai laboratori e workshop può farlo. Ciò che viene richiesto ai partecipanti è un sincero desiderio di mettersi in gioco nel lavoro teatrale e l’impegno al massimo delle proprie possibilità. Ogni percorso teatrale proposto, sia che si tratti di un laboratorio di lunga durata, sia di un workshop singolo, si fonda sui seguenti elementi:

 

Ricerca continua: il laboratorio teatrale è uno spazio dedicato principalmente alla ricerca di sé stessi e della realtà grazie alla possibilità – tipicamente teatrale – di mettersi in condizioni di vita extra-quotidiana dal punto di vista fisico, emotivo e intellettivo. Le attività di training, improvvisazione e creazione teatrale permettono agli allievi attori di accedere a una sorta di ‘vita condensata’, più concentrata della realtà quotidiana, in uno spazio-tempo magico all’interno del quale possono sperimentare le proprie reazioni a un’enorme quantità di stimoli diversi. Sarvàn Teater costruisce percorsi teatrali ispirati a temi che stiano a cuore ai suoi partecipanti e sprona questi ultimi a cercare spunti per il lavoro creativo in tutti gli ambiti culturali, dalle mitologie tradizionali alle arti figurative, dalle scienze alle tradizioni musicali popolari.

 

Training fisico: ha lo scopo primario di ‘liberare’ il corpo dell’attore dai suoi automatismi quotidiani attraverso la conoscenza e il superamento dei propri limiti fisici e vocali, grazie a cui si sblocca anche il potenziale emotivo e immaginativo. Utilizzando i più disparati strumenti, dalle acrobazie con bastoni e palline fino ai giochi di azione dell’infanzia, il training proposto da Sarvàn Teater serve ad allenare i fondamentali su cui si basa ogni lavoro teatrale: il rapporto con lo spazio; l’equilibrio, reattività e flessibilità del corpo essenziali al suo uso creativo; l’attenzione e l’ascolto; il ritmo e la coordinazione.

 

Legame tra training e creazione: il training non è solo una fase di acquisizione di competenze di base del lavoro attoriale. Partendo da obiettivi estremamente concreti, ad esempio trovare tre azioni che coinvolgano almeno due diverse articolazioni, oppure trovare cinque modi diversi di utilizzare un bastone, oppure ancora dire una poesia a memoria durante una serie di attività fisiche e ritmiche per ascoltare i cambiamenti della propria voce, l’attore può trovare innumerevoli spunti per costruire una partitura fisica, vocale, o ritmica che l’allievo attore esplora tramite variazioni e in base alle proprie associazioni immaginative o a un tema di partenza. Durante questa esplorazione l’attore impara a tradurre le proprie immagini interiori in azioni fisiche e a precisarne il significato metaforico e simbolico, lavorando con principi espressivi concreti come il tempo-ritmo, i disequilibri fisici e le opposizioni tra varie parti del corpo, l’espansione o la riduzione delle azioni, lo spostamento analogico.

MICHELE LUCHETTI

Michele Luchetti è un teatrante e insegnante di teatro, oltre che un ricercatore accademico. Ha iniziato la sua formazione teatrale in diverse scuole di Milano e ha partecipato a workshop e laboratori con diversi attori e registi. Durante i suoi studi di dottorato si interessa alla pedagogia teatrale e alla tradizione del terzo teatro. Dal 2018 si forma presso l'Odin Teatret/Nordisk TeaterLaboratorium di Holstebro (Danimarca), presso la Scuola Internazionale di Biomeccanica Teatrale di Perugia (Italia) e presso il Grotowski Institute di Wroclaw (Polonia).  Nel 2021 Michele completa la sua formazione in pedagogia teatrale e fonda Sarvàn Teater per offrire laboratori teatrali, sessioni di formazione per l'attore e laboratori teatrali tematici. Durante una residenza artistica presso l'Istituto Grotowski nel 2022, ha realizzato una performance solista ispirata alle sue attività di ricerca. Lavora principalmente nella Svizzera romanda e nel nord Italia.

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